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Alla scoperta del riso

La Presidente Natalia Bobba ci racconta il Riso.

«La risaia è un territorio dal fascino unico quando, a primavera, si trasforma in terra d’acqua ed il suo ecosistema consente la vita ad una straordinaria popolazione di uccelli e di fauna acquatica; nonostante le difficoltà climatiche del nostro territorio rispetto ai climi tropicali tipici delle risicolture orientali, grazie alle peculiari caratteristiche geofisiche e pedologiche del terreno, nelle province piemontesi cresce un riso le cui alte qualità organolettiche sono da sempre riconosciute ed apprezzate».

(estratto dalla prefazione scritta da Licia Vandone nel volume “riso dolce riso”)

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Il Territorio

«La qualità del prodotto delle risaie vercellesi è il risultato di alcuni secoli di bonifiche e attente selezioni, rigorosamente naturali.
Da quando nel XV secolo i monaci cistercensi, primi in Italia, lo impiantarono, il riso ha modellato il territorio vercellese; risaie e canali di irrigazione hanno creato un ecosistema unico al mondo: riso, paesaggio, ambiente, flora, fauna, ruralità e lavoro agricolo, piccoli borghi, grandi cascine, flusso e deflusso delle acque, storia, tradizione, cultura, arte, civiltà risicola.
Sono questi i termini ricorrenti che descrivono un territorio che ha saputo conservare nel tempo la sua unicità: chi passa per la provincia di Vercelli nei mesi primaverili, non può che rimanere affascinato dalle immense distese d’acqua in cui si riflette il paesaggio della “bassa”. In estate il quadro muta: è il verde acceso del riso acerbo il colore dominante delle giornate estive della campagna vercellese. A settembre le tinte cambiano ancora: le spighe ormai mature formano immense distese dai colori caldi e dorati».

(estratto dalla prefazione scritta da Giovanni Carlo Verri nel volume “risotti e ancora risotti”)

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La Coltivazione del Riso

Il riso è la pianta più diffusa e coltivata sulla Terra.

«…Nel 2014 la superficie investita a riso in Italia è stata di 219.532 ha, con un incremento di circa 3.500 ha (+1.63%) rispetto all’anno precedente e collocando l’Italia in posizione leader indiscusso per superficie in Europa con il 52%, seguita da Spagna (27%) e Portogallo (7%) e Grecia (6%).

In Piemonte si è registrata una riduzione di superficie di circa 1.300 ha, mentre la Lombardia ha evidenziato un aumento di circa 4.400 ha pari a un + 5% rispetto alla campagna 2013.

Un incremento di superficie si è rilevato anche in Emilia Romagna e Veneto trainato in parte dall’aumento delle superficie coltivate a  Vialone Nano.

Nel 2014 si è registrato anche un sostanziale aumento (+33%) della superficie interessata dalla semina interrata a file, favorita dalla condizioni meteo favorevoli. Leader indiscusse le province di Lodi, Milano e Pavia.

Tra le varietà coltivate si registra un aumento della superficie dei risi Lunghi A (+26%) e dei Medi (+33%) e una riduzione dei risi Lunghi B (Indica) (-23%) e dei risi Tondi (-6%)

La pesante riduzione dei risi Lunghi B è dovuta soprattutto alla forte concorrenza del riso di proveniente dai PMA (Paesi Meno Avanzati), in primis Cambogia.»

(tratto dalla XLVII RELAZIONE ANNUALE E.N.R. ANNO 2014)

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