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Gita ad Oropa

Una giornata intensa per la nostra associazione, in trasferta al Santuario di Oropa.

La devozione per questo luogo sacro è forte in tutto il territorio piemontese e non solo. In particolar modo per Vercelli, che è legata ad Oropa dal nome del nostro Vescovo Eusebio. Secondo la tradizione il primo Vescovo del Piemonte  avrebbe portato la statua della Madonna Nera dalla Palestina, dove si trovava in esilio.

Abbiamo così scelto il santuario di Oropa per festeggiare anche in senso spirituale il 40° anniversario della nostra associazione. Infatti abbiamo partecipato alla messa con un particolare ricordo delle nostre socie defunte.

Ecco l’invocazione letta dalla nostra presidente all’inizio della messa dedicata alla nostra associazione:

L’Associazione Femminile Agricola Donne & Riso festeggia quest’anno  il 40° anniversario.
Il nostro mondo agricolo è da sempre devotamente ed affettuosamente legato al Santuario della Madonna di Oropa.
Oggi, è quasi doveroso essere qui davanti alla statua della Madonna Nera: Lei che come noi è stata donna e madre, che ha sofferto e gioito con la sensibilità che contraddistingue il genere femminile.
Quante volte chiediamo aiuto e comprensione, quante volte ci rivolgiamo a Lei per un buon consiglio o una giusta ispirazione? Tante.
Oropa è un luogo magico, dove si respira un’aria che fa bene all’anima, è un luogo dove il divino si incontra con l’umano.
Sarà la montagna, o la vicinanza con il cielo, forse anche queste cose, ma è Lei che ci chiama qui, per una preghiera, o una Santa messa, una riflessione o un ritiro spirituale o solo per dirle “Grazie” ma sempre qui davanti a Lei.
Nelle giornate terse, da Vercelli si vede bene la cupola della basilica nuova, ed è bello pensare che la Madonna di Oropa ci sta guardando dall’alto, ci fa sentire più vicine.
Grazie allora,  per tutto ciò che di positivo abbiamo avuto e  abbiamo fatto in questi 40 anni.
Vogliamo credere che anche Tu sia stata al nostro fianco, nel nostro cammino.
Per favore aiutaci nella nostra quotidianità di donne, guarda e proteggi  le nostre famiglie e soprattutto i più piccoli, i più indifesi, coloro che rappresentano il nostro futuro, la continuità.
Te li affidiamo.

Terminata la Santa Messa abbiamo dedicato la giornata alle ricchezze culturali che il Santuario offre.

Oropa, vista la posizione, ospita un Osservatorio Meteo Sismico dalla fine del 1800.
L’osservatorio è dotato di una completa strumentazione di meteorologia e sismica, collegamenti via satellite, stazioni automatiche che trasmettono via radio a Torino e via cavo a Roma e a Genova per la rete sismica nazionale e regionale. I dati sono disponibili con regolarità dal 1920.
Dal primo gennaio 2003 è stato tutto automatizzato e viene inviato direttamente al sito dell’osservatorio.

Anche la Biblioteca è uno scrigno di tesori: volumi, stampe e documenti a partire dal XVII sec. Attualmente la Biblioteca conserva oltre 20.000 volumi oltre a numerose riviste. Una particolarità: la Biblioteca conserva  la Biblia polyglotta stampata a Norimberga nel 1657 che contiene le Sacre Scritture tradotte in sette lingue antiche, dall’ebraico al samaritano, dal caldese al persiano.

Abbiamo anche visitato il il Museo dei Tesori, che conserva nelle sue quattro sale gli ori, i gioielli, i paramenti liturgici e i documenti che hanno scandito nei secoli la storia del Santuario. E poi gli appartamenti reali: infatti la famiglia Savoia era molto legata al Santuario e aveva a disposizione un appartamento per le frequenti visite ad Oropa.

La nostra Presidente Natalia Bobba, a nome di tutta l’associazione ha consegnato la stoffa per il Manto della Misericordia, una donazione a cui tutti possono partecipare.
Nel 2020 ci sarà infatti la V Incoronazione della Madonna di Oropa. La celebrazione avviene ogni 100 anni dalla prima, avvenuta nel 1620.
Per le celebrazioni del 2020 si è scelto di bandire un concorso per artisti che vogliono realizzare la corona per la “Regina di Oropa”, come viene chiamata la Vergine del Santuario. E le suore benedettine di Orta confezioneranno il Manto della Vergine con tutte le stoffe donate.

Così i simboli che vengono da lontano si arricchiscono di significati moderni, per avvicinare e coinvolgere i fedeli di ogni età.

 

 

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Festeggiamo S. Andrea anche con una torta

Il 2019 è un anno importantissimo per Vercelli: si festeggiano gli 800 anni dell’Abbazia di Sant’Andrea, voluta dal Cardinale Guala Bicchieri e dallo stesso lasciata alla città come sua eredità.
Tantissimi gli eventi che celebrano sia l’Abbazia che il Cardinale, come la mostra in Arca che propone la Magna Charta del 1217, sigillata dal Cardinale al posto del giovane sovrano Henry III.
E poi concerti, mostre diffuse nei musei della città, attività per le scuole (come il nostro stand alla Fattoria in Città, dedicato anche al Sant’Andrea).
Il fil rouge del Sant’Andrea ha contagiato tutti e anche nella nostra associazione, in occasione dell’assemblea, la nostra cara amica Bettina, ci ha regalato un capolavoro…di dolcezza. E non poteva mancare la dedica a Sant’Andrea.

Torta per Sant'Andrea

Torta deliziosa e dall’effetto unico, con la decorazione che riprende il rosone di Sant’Andrea, per tutti i Vercellesi è un vero è proprio simbolo.
Vogliamo condividere con voi la ricetta…chissà che vi sia di ispirazione!

200 g di nocciole
200 g di cioccolato fondente
200 g di zucchero
200 g di burro
4 uova (gli albumi si aggiungono per ultimi montati a neve)
2 cucchiai di farina
1 bustina di lievito in polvere

Amalgamare gli ingredienti e cuocere in forno a 180°C per 35/40 minuti.

Viva Sant’Andrea!

 

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La bellezza e l’importanza del disegno botanico

Ecco le immagini del nostro pomeriggio culturale in compagnia di due donne  appassionate esperte di fiori e di giardini:

ANGELA PETRINI, disegnatrice botanica, diplomata alla Society of Botanical Artists SBA, UK.

Mimma Pallavicini, giornalista specializzata in editoria del giardinaggio e del verde.

 

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Presentazione del libro “Gente di Riso” di Gianfranco Quaglia

Fa tappa a Vercelli la presentazione del libro Gente di Riso di Gianfranco Quaglia. Giornalista, per anni nella redazione del La Stampa e ideatore e direttore della testata online Agromazine.

La presentazione si svolge nella bellissima Sala Conferenze dell’Università Popolare del Piemonte Orientale.
Paolo Pomati, responsabile della comunicazione dell’ateneo introduce il dibattito con l’autore.

La nostra Presidente, Natalia Bobba racconta dei personaggi descritti da Quaglia come una carrellata di ritratti, attraverso i quali riscopriamo le nostre radici e impariamo a le persone che vivono la risicoltura attivamente. Grande spazio è stato dedicato alle figure femminili, cosa che non poteva che farci piacere!

Alla presenza delle autorità cittadine, Gianfranco Quaglia narra come l’idea del libro sia nata dalla volontà di raccontare giornalisticamente il mondo del riso attraverso alcuni personaggi. E così ha parlato con tante generazioni di “Genti di Riso” ed ha anche creato un dialogo meta-temporale tra Leonardo da Vinci e Camillo Cavour.

Intervengono Paolo Carrà, presidente di Ente Risi che ha sottolineato l’importanza del testo per le giovani generazioni, e a seguire il Prefetto di Vercelli, Dottor Michele Tortora, che ha posto l’attenzione sulla qualità del territorio italiano, come un particolare ecosistema organizzato dall’uomo nel corso dei millenni.

Molte le domande da parte della platea, su come comunicare il mondo del riso e su quali strategie puntare per far conoscere la qualità del riso italiano.

 

Ma la giornata non è ancora conclusa…

 

…infatti è in programma per oggi il pranzo di fine estate che coincide, per gli agricoltori, con l’inizio dei lavori di raccolta del riso.

La Trattoria Paolino, in piazza Cavour a Vercelli,  ha preparato un menù apposito, ma le sorprese non sono ancora finite.

Durante il pranzo Natalia annuncia che l’Associazione ha iscritto nell’albo dei soci onorari Gianfranco Quaglia, che molto sorpreso e contento, si è detto onorato e ci ha dato appuntamento…ad un prossimo libro!

 

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Risegno 2018

All’interno della programmazione della Fattoria in Città, il 1° giugno si è svolto Risegno 2018. L’evento ha coinvolto 300 ragazzi delle scuole cittadine, per realizzare un mosaico di chicchi di riso colorato, lungo 100 metri.
La composizione è avvenuta sul viale Garibaldi e la nostra associazione era presente.

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