Ingredienti per 4 persone:
280 g di riso integrale rosso Ermes
1 melanzana
1 zucchina
1 peperone rosso
1 peperone giallo
1/2 cipolla di Tropea
1 costa di sedano
1 carota
Una manciata di capperi
Una manciata di olive taggiasche
Una manciata di olive verdi a rondelle
Scorza di un limone grattugiata
50 g di scaglie di parmigiano
100 g di tonno al naturale
Olio extra vergine di oliva
Sale
Pepe
Basilico
Acqua q.b.
Procedimento:
Portare ad ebollizione l’acqua salata.
Quando l’acqua bolle tuffare il riso e lasciarlo cuocere per 45 minuti senza girarlo.
Nel frattempo preparare le verdure tagliandole a piccoli dadini possibilmente della stessa dimensione.
In un tegame scaldare l’olio e a fuoco vivace aggiungere tutte le verdure e cuocerle mantenendole croccanti.
Scolare il riso, adagiarlo in un insalatiera e aggiungere le verdure, le olive, i capperi, il tonno, il parmigiano, condire con olio, sale, pepe e la scorza grattugiata al momento di limone.
Buon appetito!
E’ la terza edizione delle giornate “Tutti in festa, Viotti in testa!” , dedicate alla musica, alla cultura e al divertimento “nel segno di Viotti“.
Il 14 e il 15 settembre sono state due giornate uniche che hanno unito Vercelli e Fontanetto Po, città natale di Giovanni Battista Viotti in una maratona musicale. Ma non solo infatti tra concerti ed esibizioni si sono avuti momenti di spettacolo e di divertimento.
Autori e ideatori della manifestazione la Camerata Ducale e la Camerata Ducale Junior di Vercelli. Ancora una volta Guido Rimonda, e tutti i suoi musicisti hanno regalato una parentesi di arte e bellezza.
Anche la nostra associazione è stata chiamata a partecipare; nella serata del 15 settembre, si è tenuta la tavola rotonda organizzata al Salone Dugentesco e dal titolo “Arte, territorio, sviluppo: Viotti un saggio investimento”.
Partecipanti al dibattito, Piergiorgio Fossale, Ramin Bahrami, Danilo Rea (protagonista del concerto jazz serale al Teatro Civico), Guido Rimonda con la conduzione di Enrico Parola. Un salone Dugentesco gremito e attento.
Al termine della discussione un buffet con la nostra insalata di riso!
Una giornata intensa per la nostra associazione, in trasferta al Santuario di Oropa.
La devozione per questo luogo sacro è forte in tutto il territorio piemontese e non solo. In particolar modo per Vercelli, che è legata ad Oropa dal nome del nostro Vescovo Eusebio. Secondo la tradizione il primo Vescovo del Piemonte avrebbe portato la statua della Madonna Nera dalla Palestina, dove si trovava in esilio.
Abbiamo così scelto il santuario di Oropa per festeggiare anche in senso spirituale il 40° anniversario della nostra associazione. Infatti abbiamo partecipato alla messa con un particolare ricordo delle nostre socie defunte.
Ecco l’invocazione letta dalla nostra presidente all’inizio della messa dedicata alla nostra associazione:
L’Associazione Femminile Agricola Donne & Riso festeggia quest’anno il 40° anniversario.
Il nostro mondo agricolo è da sempre devotamente ed affettuosamente legato al Santuario della Madonna di Oropa.
Oggi, è quasi doveroso essere qui davanti alla statua della Madonna Nera: Lei che come noi è stata donna e madre, che ha sofferto e gioito con la sensibilità che contraddistingue il genere femminile.
Quante volte chiediamo aiuto e comprensione, quante volte ci rivolgiamo a Lei per un buon consiglio o una giusta ispirazione? Tante.
Oropa è un luogo magico, dove si respira un’aria che fa bene all’anima, è un luogo dove il divino si incontra con l’umano.
Sarà la montagna, o la vicinanza con il cielo, forse anche queste cose, ma è Lei che ci chiama qui, per una preghiera, o una Santa messa, una riflessione o un ritiro spirituale o solo per dirle “Grazie” ma sempre qui davanti a Lei.
Nelle giornate terse, da Vercelli si vede bene la cupola della basilica nuova, ed è bello pensare che la Madonna di Oropa ci sta guardando dall’alto, ci fa sentire più vicine.
Grazie allora, per tutto ciò che di positivo abbiamo avuto e abbiamo fatto in questi 40 anni.
Vogliamo credere che anche Tu sia stata al nostro fianco, nel nostro cammino.
Per favore aiutaci nella nostra quotidianità di donne, guarda e proteggi le nostre famiglie e soprattutto i più piccoli, i più indifesi, coloro che rappresentano il nostro futuro, la continuità.
Te li affidiamo.
Terminata la Santa Messa abbiamo dedicato la giornata alle ricchezze culturali che il Santuario offre.
Oropa, vista la posizione, ospita un Osservatorio Meteo Sismico dalla fine del 1800.
L’osservatorio è dotato di una completa strumentazione di meteorologia e sismica, collegamenti via satellite, stazioni automatiche che trasmettono via radio a Torino e via cavo a Roma e a Genova per la rete sismica nazionale e regionale. I dati sono disponibili con regolarità dal 1920.
Dal primo gennaio 2003 è stato tutto automatizzato e viene inviato direttamente al sito dell’osservatorio.
Anche la Biblioteca è uno scrigno di tesori: volumi, stampe e documenti a partire dal XVII sec. Attualmente la Biblioteca conserva oltre 20.000 volumi oltre a numerose riviste. Una particolarità: la Biblioteca conserva la Biblia polyglotta stampata a Norimberga nel 1657 che contiene le Sacre Scritture tradotte in sette lingue antiche, dall’ebraico al samaritano, dal caldese al persiano.
Abbiamo anche visitato il il Museo dei Tesori, che conserva nelle sue quattro sale gli ori, i gioielli, i paramenti liturgici e i documenti che hanno scandito nei secoli la storia del Santuario. E poi gli appartamenti reali: infatti la famiglia Savoia era molto legata al Santuario e aveva a disposizione un appartamento per le frequenti visite ad Oropa.
La nostra Presidente Natalia Bobba, a nome di tutta l’associazione ha consegnato la stoffa per il Manto della Misericordia, una donazione a cui tutti possono partecipare.
Nel 2020 ci sarà infatti la V Incoronazione della Madonna di Oropa. La celebrazione avviene ogni 100 anni dalla prima, avvenuta nel 1620.
Per le celebrazioni del 2020 si è scelto di bandire un concorso per artisti che vogliono realizzare la corona per la “Regina di Oropa”, come viene chiamata la Vergine del Santuario. E le suore benedettine di Orta confezioneranno il Manto della Vergine con tutte le stoffe donate.
Così i simboli che vengono da lontano si arricchiscono di significati moderni, per avvicinare e coinvolgere i fedeli di ogni età.